Poesie: Bolle di sapone

La bolla
spunta a poco a poco dalla cannuccia,
si arrotonda, cresce, si colora.
Poi riflette la finestra,
i vasi di fiori in cielo.
E il bimbo,
prima di lanciarla al vento,
ci si specchia dentro.
La fa dondolare lievemente,
poi la stacca.
La bolla s’innalza,
brilla un istante al sole e sparisce.   (Gabriele d’Annunzio)

Lo sai ched’è la bolla di sapone?
L’astuccio trasparente d’un sospiro.
Escita da la canna vola in giro,
sballottolata senza direzzione,
pe fasse cunnolà come se sia
dall’aria stessa che la porta via.
Una farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quella palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la roba che ciaveva intorno,
j’agnede incontro e la chiamò: “Sorella,
fammete rimirà! Quanto sei bella!
Er celo, er mare, l’aberi, li fiori
pare che t’accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccia e sfavilla.”
La Bolla de Sapone je rispose :
“So bella, sì, ma duro troppo poco.
La mia vita, che nasce per un gioco
come la maggior parte delle cose,
sta chiusa in una goccia…Tutto quanto
finisce in una lagrima de pianto.” (Trilussa)

Va la bolla di sapone,
va per l’aria, iridescente;
sale, scende, poi risale
verso il cielo lentamente;
sembra palla di cristallo,
ha i riflessi dei diamanti;
una forza la sospinge
sempre avanti, sempre avanti.
“Va’ lontan”, dice la bimba,
“Vieni meco”, dice il vento,
“la tua vita sarà gaia,
un eterno rapimento”.
“Tu sei bella” trilla il passero,
che la guarda giù, dal tetto:
ed il ragno de la gronda
la saluta con rispetto.
E la bolla a tante feste
gonfia, gonfia, inorgoglita;
gonfia, gonfia, a un tratto scoppia…
Paf… la bolla è già svanita. (Achille tedeschi)